Dizionari bilingui
spagnolo-italiano/italiano-spagnolo e utenti: aspetti applicativi
Lorenzo Blini
È ormai sempre più frequente, nella lessicografia delle principali lingue europee, la pubblicazione di dizionari bilingui (DB) esplicitamente progettati per un pubblico ridotto. Si tratta in genere di DB monodirezionali, che nel caso dei DB di apprendimento possono ulteriormente selezionare gli utenti a cui si rivolgono in base al livello linguistico e/o alla fascia d’età. In ambito
metalessicografico si sta studiando inoltre la possibilità di produrre DB finalizzati alla comprensione dei testi, più che alla traduzione o alla produzione in una L2.
Considerando i DB spagnolo-italiano e italiano-spagnolo, gli ultimi dieci anni hanno registrato un’intensa attività editoriale, probabile riflesso dell’aumento degli studenti di spagnolo in Italia. L’obiettivo di questo studio è verificare se anche in ambito spagnolo-italiano ci sia una tendenza alla specializzazione dei DB, in base all’individuazione di diverse categorie di utenti. L’analisi
prende in considerazione nove DB di formato medio e grande: Calvo Rigual e Giordano (Herder 1995), Lavacchi e Nicolás Martínez (Le Lettere, 2000), Santos López (Garzanti 2002), Edigeo (Zanichelli/Vox 2002), AA.VV. (Everest 2003), Tam (Hoepli 2004), AA.VV. (Espasa/Paravia 2005), AA.VV. (Collins/Boroli 2005), Sañé e Schepisi (Zanichelli 2005).
La prima parte dello studio mira a individuare a quale tipo di pubblico queste opere si rivolgono esplicitamente, prendendo in esame le parti introduttive (prefazioni, prologhi, guide all’uso).
Nella seconda parte vengono analizzate e messe a confronto le impostazioni dei DB analizzati riguardo ad alcuni aspetti che comportano scelte diverse in base agli utenti: uso delle marche restrittive, selezione dei lemmi, presenza di lessico specialistico, trattamento delle parole culturali, informazione grammaticale.