Dalla linguistica alla traduttologia: i repertori lessicografici
Fabiana Fusco
Nella presente comunicazione si tenterà di tracciare
alcune linee guida da tener presenti per la costituzione di una raccolta
sistematica della terminologia sulla teoria e sulla pratica della traduzione.
Lo studio dei fenomeni connessi alla pratica traduttiva, pur essendosi
guadagnato uno spazio autonomo in tempi relativamente recenti, non è sorto dal
nulla, ma ha progressivamente sviluppato il suo oggetto di ricerca e le sue ipotesi
metodologiche anche mediante il supporto di discipline già consolidate come la
linguistica, la letteratura, la psicologia, ecc., ciascuna delle quali ha in
qualche modo ‘prestato’ categorie e costrutti reinterpretati alla luce dei
nuovi metodi di analisi. Tra le difficoltà riscontrabili nel lessico della
traduzione non è inoltre raro imbattersi in categorie interpretative
essenziali, i cui riflessi metalinguistici divergano da studioso a studioso: ci
si chiede quindi se la selezione di espressioni differenti, in riferimento alla
medesima nozione, dia voce a reali differenze nello statuto del concetto in
questione o se non si tratti semplicemente di mere varianti sinonimiche. Alla
luce di alcune considerazioni preliminari sui progetti scientifici e i prodotti
lessicografici dedicati al metalinguaggio della linguistica (dizionari,
repertori enciclopedici, banche dati, ecc.), si proporrà una riflessione sulle
problematiche relative alla struttura concettuale e terminologica della
traduttologia, passando in rassegna un manipolo di concetti e termini e
verificandone l’avvenuta ‘tecnicizzazione’ negli strumenti a disposizione
(glossari e repertori sulla terminologia della traduzione).